Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato il Rapporto attività 2016, rendendo disponibili dati e analisi sulle attività e sui volumi energetici ed economici gestiti dalla Società nel corso del 2016 per fornire informazioni utili a tratteggiare l’andamento del sistema energetico nazionale.
I dati evidenziano come le fonti rinnovabili in Italia, grazie agli oltre 700.000 impianti installati, abbiano coperto nell’anno appena trascorso il 17,6% dei consumi finali lordi di energia e in particolare, il 32,9% di energia elettrica è stata prodotta da fonti rinnovabili, raggiungendo e superando gli obiettivi target posti per l’anno 2020.
Cala la spesa in bolletta per gli incentivi alle rinnovabili.
Un altro importante dato che emerge dal Rapporto 2016, riguarda la spesa in bolletta per gli incentivi alle fonti pulite. A partire da quest’anno si stima una graduale riduzione degli oneri in bolletta. Dopo il picco del 2016, salito a 14,4 miliardi, la cui variazione è stata principalmente determinata dal meccanismo dei Certificati Verdi. Nel corso dell’anno 2016, infatti, si è continuato a sostenere costi per il ritiro dei CV emessi a fronte di energia prodotta negli anni precedenti, a cui si sono aggiunti gli oneri di incentivazione dell’energia prodotta nel 2016 per gli impianti aderenti al nuovo meccanismo. A seguito della conclusione dell’iter di ritiro dei Certificati Verdi, si stima che la spesa per gli incentivi alle rinnovabili scenderà, nel corso del 2017, a 12,6 miliardi e si presume che il calo proseguirà anche nei prossimi anni come raffigurato nel grafico seguente.
Controlli GSE: intensificati i sopralluoghi +22% rispetto al 2015.
Con lo scopo di accertare la sussistenza o la permanenza dei presupposti e dei requisiti, oggettivi e soggettivi, per il mantenimento degli incentivi, il Gse, effettua verifiche sia documentali che mediante sopralluoghi agli impianti incentivati. Negli ultimi anni, ha dedicato il massimo impegno a questa attività, intensificando i controlli rispetto agli anni precedenti. Nel corso del 2016, sono stati condotti 4.240 accertamenti (il 59% con sopralluoghi e il 41% documentali), con un incremento del 22% rispetto al 2015. Nel 35,4% dei casi i controlli hanno consentito di accertare irregolarità che hanno portato alla decadenza o alla riconfigurazione degli incentivi.
Negli ultimi 20 anni l’Italia ha sviluppato diversi meccanismi di supporto alla realizzazione e all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, dalle prime tariffe amministrate, ai Certificati Verdi fino alle ultime aste al ribasso. Nel 2016, grazie alla pluralità di strumenti posti in campo, sono stati incentivati circa 66 TWh di energia elettrica da fonti rinnovabili (oltre il 60% dell’energia prodotta da FER). Nel tempo la diffusione di tecnologie innovative e la riduzione dei costi di generazione sono state accompagnate da un minor livello di supporto. L’aspettativa per il futuro è che le rinnovabili possano continuare a svilupparsi senza il ricorso a strumenti di sostegno.