Altre novità per il fotovoltaico, nell’ambito dei lavori sul DL n. 50/2017, noto anche come “Manovrina”, in questi giorni all’esame della commissione Bilancio della Camera. Il tema centrale sono le sanzioni per impianti incentivati con componenti non certificati.
La “Manovrina”.
La nuova proposta, chiede una mano più leggera per le certificazioni irregolari. Nello specifico una riduzione delle tariffe anziché la completa sospensione.
Viene proposto un taglio del 20% sulla tariffa incentivante per gli impianti fotovoltaici superiori ai 3 kW per i quali “sia stata riscontrata l’installazione di moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento”.
Si propone inoltre di poter dimezzare la sanzione se, la mancanza di certificazione o la mancata rispondenza della certificazione alla normativa, sia auto dichiarata dal soggetto beneficiario al di fuori di un procedimento di verifica o controllo, a patto però che ci sia “una sostanziale ed effettiva rispondenza dei moduli installati ai requisiti tecnici e la loro perfetta funzionalità e sicurezza.”
Il nuovo emendamento, prevede inoltre, la possibilità da parte del beneficiario di avvalersi del diritto di rivalsa nei confronti dei soggetti responsabili della non conformità dei moduli.
Il ddl Concorrenza per le installazioni sotto ai 3 kW.
Del tema, si occupa anche il ddl Concorrenza, sempre integrando il comma 3 dell’articolo 42 del decreto 28/2011 su controlli e sanzioni in materia di incentivi, dispone che agli impianti di potenza inferiore ai 3 kW nei quali, a seguito di verifica, risultino installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa, si applichi una decurtazione del 30% della tariffa incentivante.
Tale provvedimento è in attesa di approvazione finale alla Camera.
Corte Costituzionale e sanzioni.
In merito alle sanzioni su impianti fotovoltaici che presentavano irregolarità, si è espressa anche la Corte Costituzionale, alla quale si era rivolto il Consiglio di Stato a seguito di sette ricorsi di altrettante aziende del fotovoltaico.
Le norme del decreto legislativo 28/2011, che prevedono sanzioni non modulate in base alle violazioni commesse nel singolo caso, sono state dichiarate illegittime perché non rispettano il principio di proporzionalità.
Sono previsti inoltre altri emendamenti su cui si attende il voto tra cui: carbon tax, risoluzione anticipata degli incentivi per i piccoli impianti FV e mobilità sostenibile.