Il governo ha trovato l’accordo con la Ue per sbloccare gli aiuti finanziari ai cosiddetti energivori: le imprese a forte consumo di energia.
Tali aiuti dovevano essere erogati tra il 2014 e il 2015, ed erano stati pensati nel 2012 per alleggerire il peso degli oneri legati alle rinnovabili sui grandi gruppi, più esposti alla concorrenza internazionale.
L’erogazione era poi stata bloccata dalla Commissione europea, che ha ritenuto il regime incompatibile con le linee guida Ue sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente.
[su_box title=”Gli aiuti agli energivori” box_color=”#f45f0d” radius=”0″]Si tratta di “1,2 miliardi di euro”, dice il presidente dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni, che sono già stati pagati dai consumatori, domestici e non, tramite la componente “AE” delle bollette elettriche.Dopo oltre due anni in cui
- i consumatori e le piccole imprese hanno già pagato gli oneri;
- le imprese beneficiarie hanno corrisposto fideiussioni di importi pari alle agevolazioni spettanti e completato una lunga serie di pratiche e controlli
sembra che
- gli importi sia relativi agli anni 2014 e 2015 vengano erogati per gli scopi con cui erano già stati originariamente addebitati nelle bollette con la componente Ae
- le fideiussioni richieste vengano sciolte.[/su_box]
L’accordo raggiunto con Bruxelles probabilmente farà da apripista a ulteriori incentivi per gli energivori che dovrebbero partire dal 2017 .
Tali incentivi dovranno ancora essere pagati dai consumatori e dalle piccole-medie imprese che non ne usufruiscono?
Sembra proprio di sì, ma l’Unione Europea ha approvato lo sblocco degli aiuti finanziari relativi agli anni 2014 e 2015 solo a fronte dell’ impegno del governo di adattare “in futuro” alle norme Ue lo schema di distribuzione degli oneri per sovvenzionare tali incentivi.
Calenda, il ministro dello Sviluppo economico , nei giorni scorsi ha tentato di rassicurare su questo punto: “[su_quote]Agiremo contemporaneamente per ridurre i costi della bolletta energetica, con misure strutturali già delineate nel mercato del gas e dell’elettricità, in modo da abbassare i costi delle forniture per tutti, migliorando il potere d’acquisto delle famiglie oltre che la concorrenza internazionale delle imprese”.[/su_quote] [su_box title=”Dal canto nostro ” box_color=”#3aab36″ radius=”0″]Sicuramente siamo a favore delle iniziative volte ad alimentare la competitività delle imprese italiane sullo scenario internazionale, allo stesso tempo queste non vanno spalmate sui consumatori, soprattutto più poveri, e sulle piccole medie imprese chiamate comunque ad affrontare la sfida quotidiana di operare nel già difficile contesto italiano.[/su_box]