A febbraio 2015, secondo il rapporto mensile Terna, la domanda cresce dello 0,7% rispetto al febbraio del 2014 e la produzione termoelettrica torna a registrare un segno “più”. Forte diminuzione della generazione da idroelettrico, in aumento quella da fotovoltaico. Nel bimestre gennaio-febbraio le rinnovabili coprono il 30,9% della domanda.
A febbraio 2015 la domanda e l’offerta di energia elettrica in Italia, secondo il Rapporto_Mensile_Terna_02-2015 , sono stati caratterizzate da due dati in controtendenza.
La domanda è in aumento dello 0,7% rispetto al febbraio del 2014 (25,2 TWh) e la produzione termoelettrica torna a registrare un segno “più” sullo stesso mese dell’anno prima, +7,5% su febbraio 2014; in quest’ultimo caso va detto che dal 2012 (in 37 mesi precedenti) era accaduto in soli tre mesi, e per incrementi percentuali peraltro irrisori.
In realtà, riguardo alla domanda, se si depura il dato dall’effetto temperatura, questa calerebbe di quasi 0,8% sullo stesso mese di un anno prima, visto che la temperatura media del mese scorso è stata di 2,5 °C inferiore (il numero dei giorni lavorativi è lo stesso).
Sulla produzione termoelettrica va poi aggiunto che quella del febbraio 2014, pari a 13,4 TWh, era stata veramente molto bassa. Secondo Staffetta Quotidiana quest’anno a febbraio la richiesta di gas da parte delle centrali elettriche (1.684 milioni di mc) è stata addirittura maggiore del 18,8% rispetto ad un anno fa, ma comunque inferiore del 10,7% sul 2013.
Negativa la performance a febbraio dell’idroelettrico, -25%, in leggero calo quella eolica, in crescita dell’8,3% quella da fotovoltaico (quasi 1,3 TWh). Il saldo di energia con l’estero è stato negativo: -0,3%.
La quota da rinnovabili per il bimestre gennaio-febbraio 2015 (inclusa la generazione da biomasse inserita da Terna nel termoelettrico) è del 37,4% sulla produzione nazionale e del 30,9% sulla domanda. Entrambe queste percentuali, soprattutto per i circa 2 TWh prodotti in meno quest’anno dall’idroelettrico, sono inferiori a quelle del primo bimestre 2014, rispettivamente 39,5 e 33,3%.